27 Dicembre 2024

E’ passata più di una settimana ormai dal giorno in cui un ragazzo, che dormiva in macchina in una stazione di sosta, è stato colpito ed ucciso da un proiettile esploso da un uomo che si trovava dalla parte opposta dell’autostrada.

Sono state dette tante cose sull’argomento ma nessuno ha mai circoscritto il problema alla sua reale entità:

Un ragazzo è stato ucciso, mentre dormiva in macchina, da un uomo che ha sparato dalla distanza di circa 40/50 metri

I giornalisti, o almeno così si fanno chiamare, sono riusciti a dare un numero imprecisato di versioni degli avvenimenti con la conseguenza di aver generato innumerevoli disordini negli stadi, per le strade e davanti le questure.

Non è mia intenzione dare la colpa alla casta dei giornalisti per ciò che alcuni gruppi di persone, prive della facoltà di ragionare con la propria testa, hanno fatto quel giorno, ma forse era opportuno gestire la cosa in maniera più intelligente.

Non sto scrivendo per fare critiche, altrimenti dovrei aggiungere alla lista sia la polizia che le stesse persone che hanno causato i disordini, ma perché mi sono posto dei quesiti e vorrei porli all’attenzione di tutti:

1) molta gente si è mossa, in modo poco pacifico, il giorno della morte del ragazzo per esprimere proprio dissenso.
Dov’è questa gente quando è necessario manifestare contro qualcosa che non funziona nel nostro paese?
E’ la stessa gente che va al benzinaio è spende € 1,364 al litro senza lamentarsi.

2) molta gente si è recata alla camera ardente per dare un ultimo saluto ad uno sconosciuto morto in circostanze non ancora chiare.
Dov’è questa gente quando è necessario manifestare contro qualcosa che non funziona nel nostro paese?
E’ la stessa gente che la sera si pone scrupoli ad uscire per la paura di qualche malintenzionato ma non fa nulla per lamentarsi pubblicamente.

3) moltissima gente è arrivata da diverse parti d’Italia per assistere al funerale di questo ragazzo.
Dov’è questa gente quando è necessario manifestare contro qualcosa che non funziona nel nostro paese?
E’ la stessa gente che per i problemi di sicurezza della nostra città (Roma) o del nostro paese non ha fatto nulla dopo la morte di Giuliana Reggiani.

Ci sono molte cose che non funzionano in questo paese ma pare che la gente sia capace di manifestare il proprio dissenso solo quando gli viene toccato lo sport preferito (calcio).

Perché?

Rif.: VNTRP20071119001

1 thought on “Dopo una settimana…

  1. Condivido pienamente il tuo pensiero.

    Sembra che nel “bel paese” la gravità dei fatti sia in qualche modo legate a ciò che i mezzi mediatici ci propongono.
    Impariamo ad usare la testa per tutto ciò che accade e non solo per ciò che ci viene servito già predigerito.
    Sono troppe oramai le cose che non funzionano più nel “bel paese” per continuare a tenere la testa sotto la sabbia.
    La gente si ribella solo quando vengono toccate le cose “veramente importati” come il calcio !!! .
    Se non ricordo male abbiamo già avuto un periodo del genere, i cittadini venivano tenuti buoni con i “giochi” per nascondere loro le cose che veramente importanti, era durante l’impero romano e non posso credere che da allora non si cambiato nulla, ci fottono ancora con trucchi vecchi di 2000 anni.

    !!! VERGOGNA !!!

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